Guarda in terra, chiede cosa sono quegli spruzzi di vernice rossa sull'asfalto. Sono le rose di Sarajevo, testimoniano morti e granate. Passiamo sulla rosa che ricorda la prima strage, quella della gente in fila per il pane. [...]
Attraversiamo la strada, svoltiamo un angolo, altre rose, altri spruzzi di vernice rossa scolorita nei viavai della gente che affolla il mercato ortofruttivcolo.
"Ad un certo punto hanno detto che ci sparavamo addosso da soli, per avere le televisioni, l'opinione pubblica su di noi...". I banchi sono pieni di colori, molto più ordinati di quanto mi ricordassi...l'elenco dei morti è in fondo su un muro di pietra grigia, è impressionante. è l'elenco dei vivi strappati alla vita, tutti nello stesso istante, nello stesso battito d'ali dello stesso diavolo.
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