Le notti ora sono piene di vento e distruzione; gli alberi cadono, s'incurvano, le foglie volano alla rinfusa, finché il prato ne è tutto ricoperto, s'aggrumano nelle fogne, soffocano le grondaie e si spargono sui sentieri fangosi. Anche il mare si scatena, si agita, e dovesse uno che dorme, sognando di trovare sulla spiaggia una risposta ai propri dubbi, un compagno alla propria solitudine, dovesse quel qualcuno buttare via le coperte e scendere giù da solo a camminare sulla riva, nessuna immagine di sollecitudine e protezione divina gli verrà incontro per riportare alla notte la sua pace, e il mondo a rispecchiare l'ordine dell'anima. La mano si rimpicciolisce nella sua; la voce ulula al suo orecchio. Sembrerebbe quasi del tutto inutile in tale confusione fare alla notte quelle domande circa il perché, il come, il dove, che tentano chi dorme fuori dal letto per trovare la risposta.
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