È sempre un bel gesto lasciare spazio alla sofferenza degli altri, io credo. Quando te la trovi di fronte, ecco che ti giri dall’altra parte, ma non per maleducazione, tutto il contrario. Ti giri perché la nudità di quel dolore, soprattutto quando questo trasuda senza che si riesca ad arginarlo, la compatisci nel significato latino del termine. Cum patior, soffro con te, percepisco il tuo dolore e vorrei alleviarlo, ma non riuscendoci abbasso lo sguardo, che è un po’ come chiedere scusa per non essere stati d’aiuto.
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