San Lorenzo , io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l'uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male!
Se il brano ti é piaciuto, condividilo con i tuoi amici:
Altre poesie su "Citazioni&Poesie"
La vita – è il solo modo per coprirsi di foglie, prendere fiato sulla sabbia, sollevarsi sull...
FESTA DELLA MAMMA 2020 Bambino, se trovi l’aquilone della tua fantasia legalo con l’inte...
Se non potete essere un pino sulla vetta del monte, siate una ginestra nella valle, ma ...